Ad ogni vittoria la sua estate: 2010
Gli esperti dicono che dal 1929, questa che stiamo vivendo e’ la piu grande crisi economica mondiale. E’ iniziata nel 2008 e non si sa quando finira’. Ma questa e’ forse la prima estate italiana in cui tocchiamo con mano le consequenze di tale crisi. Noi che viviamo di turismo possiamo vedere che le presenze stagionali sono notevolmente diminuite ed una statistica dice che almeno 6 italiani su 10 questa estate non andranno in vacanza.
Ci eravamo lasciati che, nelle nostre tasche avevamo ancora le lire, il Rione era nelle mani di Giovanni, il Papa era un’altro Giovanni, Paolo II. Il Sindaco era Marco Visconti nel suo primo mandato, Internet era roba per pochi, Erico il regista stava ancora in Via dei Tonni. Il Presidente della Repubblica era Oscar Luigi Scalfaro, nelle case i televisori erano ancora degli scatoloni, Cucchione aveva ” gia’ ” 31 anni. Dicevamo ” Nantranno vince la Coppa d’ Oro con noi e poi smette “. Sembra un secolo fa. Che dico, “un millennio” fa.
Passano 12 anni, dodici anni senza vittorie, e per la prima volta, per un decennio, gli anni 00, senza entrare nell’albo d’oro. A fine Maggio passeggiavo per Roma, precisamente per Piazza Argentina. Mi fermo davanti alla Feltrinelli e vedo la pubblicita’ di un disco, il cui titolo mi sembra di buon auspicio. Entro e lo compro a scatola chiusa. Penso “Avesse a porta’ bene…”
Il singolo tratto per lanciare il cd ci avrebbe martellato dalle radio e dalle TV per tutta l’ estate:
Ho visto un posto che mi piace si chiama Mondo
Ci cammino, lo respiro la mia vita è sempre intorno
Più la guardo, più la canto più la incontro
Più lei mi spinge a camminare come un gato vagabondo…
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mondo….
Uomini persi per le strade, donne vendute a basso costo
Figli cresciuti in una notte come le fragole in un bosco
Più li guardo, più li canto più li ascolto
Più mi convincono che il tarlo della vita è il nostro orgoglio
Ma questo è il posto che mi piace si chiama mndo….
sI questo è il posto che mi piace…
Viviamo in piccole città (nascosti dalla nebbia)
prendiamo pillole per la felicità (misericordia)
Noi siamo piccoli (amiamo l’Inghilterra)
Viviamo dell’eternità…
Ormai il Palio e’ diventato una cosa troppo seria. In questi 12 anni sono state assegnate ben due coppe d’oro, proprio come nel precedente periodo di astinenza, solo che mentre la volta scorsa se le erano divise la Croce ed il Valle, questa volta se le e’ pappate tutte e due la Fortezza, con un equipaggio considerato galattico. Lo stesso equipaggio che l’anno dopo sarebbe passato quasi completamente al Valle, stravincendo ancora. Gli allenamenti iniziavano gia’ da Settembre, e noi si affidammo ad un equipaggio che chiamare vintage era poco. Ben tre elementi che erano a bordo 12 anni prima, di cui alcuni da qualche anno fuori dal giro. Un timoniere e un altro vogatore, di esperienza si, ma anche loro senza guzzo negli ultimi palii. C’e’ da dire che la notizia di questo equipaggio non fu accolta con molto entusiasmo dai piu’.
Nell’arco di una ventina di anni siamo passati dal pci al pc. Internet ci ha cambiato la vita. Abbiamo imparato a surfare sul mondo che cambia veloce. E’ finito il divismo, il ” look like Madonna o Bowie “. Dilaga il fenomeno Grande Fratello, siamo tutti celebri per un quarto d’ ora, tronisti e intronati. Dalla Me-generation oggi siamo passati alla I- Generation. I blog, l’ego di ognuno che avanza, chi scrive diari, commenti, chi si crede il Feltri de noartri. E pensare che profetizzavano la morte della scrittura, la fine dei rapporti. Morti eravamo noi che stavamo ancora con il telefono a gettoni.. Oggi il must e’ l’ iPhone 4, dopo le tante polemiche sul funzionamento per via che dicevano che i mancine avrebbero avuto dei problemi ad usarlo, manco fosse un’ apriscatole e’ arrivato sul mercato e ha scatenato la febbre del ” lo voglio “.
Ma il vero oggetto cult dell’ estate e’ stato il Power Balance, il braccialetto che costa 30 euro, dai cinesi molto meno, ed e’ al polso di tutti, da Robert De Niro a Fabrizio Corona, da Publietto (bianco) a Cuccitella (rosa). Promette di donare forza ed equilibrio, ma e’ ancora da appurare se mantenga le promesse.
Diciamoci la verita’, ormai non esistono piu’ i tormentoni estivi. Quelli che te li ricordi finche’ campi. Oggi ci so tante canzoncine trasmesse di continuo, che durano lo spazio di un paio di mesi e poi finiscono nel settore rifiuti della memoria. Come questa:
Troppa luce non ti piace
godi meglio a farlo al buio sottovoce
graffiando la mia pelle
e mordendomi le labbra
fino a farmi male, bene
senza farmi capire
se per te è più sesso o amore
Poi fuggi, ti vesti, mi confondi
non sai dirmi quando torni
e piangi, non rispondi, sparisci
e ogni quattro mesi torni
Sei pazza di me come io lo son di te
Resisti, non mi stanchi
mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
e poi brilli, non ti spegni
ci graffiamo per non far guarire i segni
e sei pioggia fredda
sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
Lampo, tuono, è passato così poco e son già solo
Era fine aprile quando dalla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon escono 15milioni di litri di petrolio nel Golfo del Messico. E’ un disastro ambientale senza precedenti.
Nel 1998 di Grande Fratello neanche se ne parlava. Oggi siamo gia’ alla decima edizione. A trasmetterlo e’ la tele commerciale Canale 5. Tra tutte le edizione sono passate centinaia di comparse. Qualcuno e’ ancora a galla , moltissimi sono finiti nel dimenticatoio, ma nessuno ha bucato il video come un concorrente della prima edizione: Pietro Taricone, che muore in un incidente durante un lancio con il paracadute. Era la fine di Maggio.
L’inverno passa tra allenamenti a mare alternati in palestra. Non trapelano molte notizie, quello che esce fuori e’ che i ragazzi sono in forma, e l’ eta’ avanzata non sara’ un problema. Ma i primi di Giugno scoppia il caso Daniele, il capovoga. Il ragazzo era stato scelto a Settembre dopo la rinuncia di un giovane La Mantia e del Pucio. Ma alla resa dei conti qualcosa non tornava, e di comune accordo ci fu un cambio a bordo.
In un arco di tempo cosi’ grande ci devono essere per forza dei cambiamenti in una Via importante come il Molo. Intanto proprio quest’ anno il Sindaco Cerulli ha voluto il divieto di transito degli autoveicoli. Che poi e’ un divieto per modo dire perche’ sctta solo dalle 19 fino alle 02 di mattina. Intanto pero’ sono stati tolti i parcheggi, e questo piu’ che fra i residenti ha creato scontento fra i commercianti. Dall’ anno scorso intanto tutte le pedane sono state spostate nel lato terra. Intanto anche la Piazza e’ stata rimodellata e abbellita con delle palme, cosi’ come tutto il lungomare.
Gli spettacoli per allietare le serate estive sono organizzate dalla pro loco guidata da un dottore. Si danno da fare, molto, ma molto lascia a desiderare. Sembra piu’ un turimo per il paesano che per il turista. Cosa che invece dovrebbe essere. Sono spettacoli che andrebbero bene se fatti nel Piazzale Candi o al Lividonia, ma non nel Piazzale dei Rioni. Ma non tutto e’ da buttare, ma il meglio va in altri posti di vacanza. L’ opinione dei piu’ e’ che sarebbe meglio fare qualcosa di meno ma di maggior qualita’:
Mentre dormi ti proteggo
e ti sfioro con le dita
ti respiro e ti trattengo
per averti per sempre
Oltre il tempo di questo momento
arrivo in fondo ai tuoi occhi
quando mi abbracci e sorridi
se mi stringi forte fino a ricambiarmi l’anima
Questa notte senza luna adesso
vola.. tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri
Tu che sei nei miei giorni
certezza, emozione
Nell’incanto di tutti i silenzi
che gridano vita
sei il canto che libera gioia
sei il rifugio, la passione
Con speranza e devozione
io ti vado a celebrare
come un prete sull’altare
io ti voglio celebrare
come un prete sull’altare
Questa notte ancora vola
tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri
Sta arrivando il mattino
stammi ancora vicino
sta piovendo
e non ti vuoi svegliare
resta ancora resta per favore
e guarda come…
vola tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
Adesso vola
Le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
a guardare i tuoi sogni
arrivare leggeri
Vola… Adesso vola
Oltre tutte le stelle
alla fine del mondo
vedrai, i nostri sogni diventano veri!
Ormai non sono soltanto i Pilarellai nativi a lasciare l’ abitazione alla Pilarella. Sul finire della primavera un Pilarellaio adottivo vende casa: Niki Pende. Dopo 40 estati passate a movimentare il Molo. La via fatta tutta contromano, le uscite in canoa, la Sandrelli, le pagliette quando non le portava nessuno, i calzoncini rosa.Si chide un epoca.
Chi ha una certa eta’ si potra’ ricordare la programmazione estiva della Rai negli anni 60-70. C’era una grande scelta, per quanto potevano dare uno o due canali. Sia di cultura che popolare. Come non ricordare Studio uno, Senza Rete, Il segno del Comando, Giochi senza frontiere e tantissimi altri. Questa estate l’ unico show in ond, tiene in piedi da solo il cartellone del cosidetto servizio pubblico e li importa una sega delle polemiche sulle repliche estive e sulla tv chiusa per ferie. Regge un’ ora, dalle 20 30 su Rai 1, volendo dopo si puo’ spegnere tutto perche’ non c’e’ piu’ niente. E’ fatto con qualche accortezza, ogni sera c’e’ un argomento in ballo e vecchie gag al riguardo. Si passa come sempre da Aldo Fabrizi a proietti, da Vianello a Toto’. Tutto adattato ai ritmi della tv di oggi. Anche per gente come me, cultore del particolare, si puo’ accorgere di cose che magari 40 anni fa sfuggivano come Nino Ferrer, quando cantava ” Agata guarda stupici…” e accompagnava il tutto con un gesto che diceva tutto.
Il costume bikini ha piu’ di mezzo secolo, ma il must di quest anno e’ portarlo spaiato.
Il vero tormentone dell’ estate 2010 non e’ la solita canzoncina, ma un intervista lanciata su Sky tg24 a due ragazze di Ostia il 18 Luglio. Il dialogo è effettivamente molto divertente: ad affermazioni lapalissiane del giornalista, del tipo “fa caldo”, le due ragazze incalzano con un gergale “si, troppo…stamo tipo a fa ‘a colla”. Ma è sulla metodologia per difendersi dalle caldane, riassunta con un “se semo prese er calippo e ‘na bira”, che la risata scatta inesorabile. Aggiungiamoci, poi, che tutto il dialogo è minuziosamente sottotitolato in italiano aulico per i non indigeni. L’ intervista viene ripresa da You tube ed in un baleno vista da milioni di persone. Le due ragazze vengono intervistate da tutte le televisioni e giornali nel loro fantastico e irrecuperabile dialetto coatto.
Per la prima volta nella Storia del Palio marinaro la consegna dei guzzi si fa di Sabato per rispetto della Finale del mondiale di Calcio. Si fa tutto in sordina. Manca pure l’ arciprete. A benedire i battelli c’e’ capo Boriolo.
La Pilarella quell’anno si presenta con:
Timoniere: Fanciulli Corrado detto Speziale
Capovoga: Casalini Luca detto Ciabatta
2 reme : Coccoluto Maurizio
3 reme : Schiano Alessio
4 reme : Rossi Mario detto Basler
Dunque a capovoga e’ stato imbarcato un ragazzo che gia’ nei precedenti anni ha vogato con noi con poca fortuna, ma di indiscusse doti. Al timone una vecchia conoscenza, Corrado, anche lui mai vittorioso con noi, ma con ben 5 palii vinti negli anni 90. A prua Mario il Genovese, grandissimo fisico, gli ultimi due palii disputati, entrambi vinti. Degli altri due, due vecchie conoscenze neanche a parlarne. Due garanzie.
Il 3 Agosto, Santo Stefano, mentre eravamo tutti alla spiaggia, fummo destati da un via vai di sirene ed elicotteri che sorvolavano il golfo. A Capalbio ci fu una rapina in banca e i malviventi scapparono aprendo un conflitto a fuoco con i carabinieri. Una volta chiusi sull’ Aurelia per la Giannella fino in paese dove presero per il Campone. Furono arrestati ai cannatelli dove un basista aveva preparato un covo. La gente si credeva fosse un film, tanto era “reale”. Erano tre rumeni, cosi’ come il basista che abitava pero’ a lividonia. In molti lo ricordavamo entrare al Totobar del Pianetto a comprare le sigarette sempre con il casco in testa.
Altro must di quest’estate il panama. Lo porta il presidente Napolitano, Lapo Elkan e Cispone.
Al Molo e’ aperta una nuova gelateria: le Rose, dove negli anni 60 c’era Donna Concetta con le mattonelle. Aperta la guerra con il Bar Chiodo, ormai gelateria, e il Bar Giulia. Quest’ ultimi per battere la concorrenza il mese di Agosto si inventano la festa del gelato. Tutto a 1 euro. Dicono che gli incassi sono aumentati del 400%. Intanto si fanno anche le degustazione delle ostriche. E a mezzogiorno ormai e’ un semi ristorante.
La locandina da qualche anno si chiama “Arena del Turchese ” e la gestiscono le figlie di Cecco il Montagnolo.
In fondo al Molo il Marinaio e’ gestito da Giovanni Ballini, mentre da Orlando c’e’ un ragazzo di Porto Ercole.
Due i nuovi locali aperti negli ultimi anni. Un enoteca diventata dopo ristorante nel magazzino di Merlini. A gestirla un grossetano una volta ammanigliato con quelli dell’Ente Palio. L’ altro una pizzeria dai colori multietnici dove Tomassino ciaveva il negozio di modellismo. Caratteristico il modo di vestire della propretaria che ricorda la stupenda cantante africana Miriam Makeba.
Anche il Grottino ha nuovi proprietari. Ai Fischioni ha succeduto una ragazza Australiana, prima in coppia con Nabi, poi da sola.
Il tabacchino non vede piu’ Antonio, da qualche anno c’e’ Marco Fuga.
Per cio’ che riguarda i locali, una vera e propria rivoluzione e’ avvenuta in quello che e’ chiamato ” l’ angolo della Pilarella”. Dove c’era il magazzino di Donna Barona c’e’ ormai da diversi anni un bar ” lo Sparkling ” del figlio di Giorgio del Nelumbo. Clientela molto giovane e piena di bamboccioni. Di contro, proprio due anni fa, chiude il mitico ristorante ” il Greco “, per piu’ di 25 anni fiore all’ occhiello della ristorazione paesana.
Dopo anni di tribolazioni per dare il resto, e il mitico ” 47 euro e 70 famo 48 ” di Anna, anche la pizzeria di Lapino si piega alla carta di credito.
Al Moletto e alla Caletta il pomeriggio si fa acquagim. Signore di tutte le taglie provano a mantenere o trovare la forma spronate dalle urla della graziosa Alice.
Il blocco del Moletto e’ stato ristilizzato. Non piu’ i gloriosi spuntoni, ma un bel mattonellato, con banchine e rosa dei venti
In tutto il paese e’ il boom delle scuole da sub. Senza dubbio quella di maggior livello e professionalita’ e’ il Centro Immersioni Costa d’Argento, che ha la logistica alla Caletta, proprio sotto l’ albergo. E’ sempre pieno, sia in Estate che nei week end invernali. Idea del Pilarellaio Paolo coaduviato dal factotum Nano, vera anima del Centro.
Nel mese di Giugno il caso volle che, Alessio e il babbo andarono a fare dei lavori a casa di lelli. Tra una ringiera e l’altra parlando del piu’ e del meno, Alessio gli chiese: “Perche’ non ci segui? “. Massimiliano rispose che era impegnato, ma se voleva lo poteva mettere in contatto co Antonio rossi, l’olimpionico di canoa.
Il contatto avvenne, e i nostri ebbero una tabella da seguire da li al giorno di Ferragosto. Tabella che comprendeva allenamenti alternati alla mattina e alla sera. Si sarebbe tornato dunque, a sentire lo stridio degli stroppoli, nelle albe del Molo.
Importante la presenza di paolo la Bionda quest’anno che dalla consegna dei guzzi non si e’ mai perso un allenamento. O quasi. Fosse la mattina presto o la sera. Un gradito ritorno e’ stato quello di Francesco Mazzetti, un ritorno vintage, che non poteva che fa presagire qualcosa di grande. I tempi in allenamento erano ottimi, anche perche’ il Valle non osava confrontarsi con il cronometro, e questo era visto da tutti, anche dai propri rionali, segno di debolezza. Di contro, la Croce si mostrava molto, ma molto competitiva.
Chiuse per sempre le Streghe, per i giovani era rimasto il red Carpet di Porto ercole, ma erano in tanti che si sobbarcavano almeno due ore di macchina, tra andata e ritorno per andare a Follonica al Tartana.
Heeey heeeey heeeeey
Your lipstick stains on the front lobe
of my left-side brains
I knew I wouldn’t forget you
And so I went and let you blow my mind
Your sweet moving
The smell of you
in every single dream I dream
I knew when we collided
you’re the one I have decided
Who’s one of my kind
Hey soul sister,
ain’t that mister mister
on the radio, stereo
The way you move ain’t fair you know
Hey soul sister,
I don’t wanna miss
a single thing you do tonight
Heeey heeeey heeeey
I mondiali, i primi giocati nel continente africano, hanno visto vincere come da pronostico la Spagna, ma con due soli personaggi da ricordare:
L’ 11 Agosto prima di imbarcare sul revenge di Paolone passammo tutti al Grottino per l’ aperitivo. Paolone si ommergio’ proprio dove negli anni 30 , suo nonno, Zi Manfrone faceva ormeggiare i suoi pescherecci. Fu una festa bellissima tra risotto di mare, frittura e torta alla menta. Allo sbarco, tanta era la sicurezza che montava , che presero gia’ il via i festeggiamenti.
Dove c’era Mariangela ora c’e’ il negozio di maria di Lina, lo Slam.
Altro segno visto di buon augurio e’ il ritorno frequente di Giovanni in paese. Tutte le mattine di Agosto fa colazione da Giulia proprio come nei gloriosi anni 90.
Dopo 20 anni consecutivi, lo stendardo non lo fa piu’ Elio di Artemia, ma Giovanni Loffredo il figlio di Tommasino di Iride. Il soggetto quest’anno sara’ il Caravaggio, essendo nel 500nario della morte.
Un altro avvenimento si ricorda, i 150 anni dall’Impresa dei Mille. Nella tarda primavera viene messa una lapide all’inizio della salitella della Capitaneria in ricordo della sosta per caricare il carbone.
Erano tanti anni che il Molo non era cosi’ imbandierato. La mattina ci fu la solita bindolata da Lapino, la prima senza il poeta scomparso l’anno prima proprio il giorno di ferragosto. Per pranzo tutti alla Controtavolata, iniziativa che ha ormai preso piede fra i giovani che si ritrovano al Molo per far casino.
Di solito la politica in estate va in vacanza. Non quest’anno. Mai stata cosi’ avvelenata causa la casa di Montecarlo. La spiaggia di Ansedonia e’ presa di assedio da fotografi e cameramen. Che palle!
E’ un estata pazza metereologicamente parlando. Gia’ i primi di Agosto ci sono violenti acquazzoni, ma niente al confronto del 13 e 14, quando per due intere giornate sembrava di essere a Trinidad in piena deppressione. L’acqua che viene giu’ e’ infinita, le fogne straboccano e il mare e’ di colo marrone.
Da 10 anni il Palio e’ visibile in via satellite in tutto il mondo. La voce e’ quella di Paolo Mastracca.
Un altro segno premonizzatore e’ il successo di una canzone lanciata badate bene, nel 1981, anno di un nostro successo. Passo’ inosservata ma e’ riportata allo scoperto da una campagna sky per il lancio del campionato:
È importante per me averti qui
anche solo un momento per poi
ricordare che sei stata mia
e che presto tornerai
Tu non sai quando parlo di te
dico a tutti che sei uguale a me
e mi prendono in giro dicendo
non ragioni più per lei
Ma la storia di noi due
la sappiamo solo noi
ed io non voglio raccontarla mai a nessuno
È la storia di noi due
incredibile lo so
pensare che non ci credevo e già ti amo
Pronti via, ai 400 metri mai si ricorda tale equilibrio. Girano tutti insieme! Alla prima in terra, Valle, Croce, e Pilarella entrano nell’ordine, ma escono all’inverso Pilarella, Croce Valle. E da lì è un crescendo Rossiniano. Ai 1200 metri sono gia’ tanti i rionali che si dirigono al terzo gavitello. All’uscita dell’ ultima girata in terra Corrado prende in mano la bandierina e la comincia a sventola’. All’ ultimo passaggio davanti al Moletto prende un rotolo di Scottex che aveva a bordo per ascugarsi le mani e incomiancia a strappallo e lo lancia in aria a mo’ di coriandoli.
E’ l’apoteosi. 12 anni dopo il mare e’ di nuovo bianco rosso e blu’. Sono i colori piu’ belli del mondo. Casalini si butta a mare e a nuoto, con una bandiera legata ad un asta presa da un rionale, raggiunge il comune, che in un attimo viene preso d’assalto da una marea di persone, che gridano, si abbracciano, piangono. “Come te nessuno mai. 23”. Uno striscione viene allungato sotto il balcone comunale, e Francesco Mazzetti apre una scatola piena di magliette che tira ai rionali in delirio. C’e’ scritto : 23. Si fa notte fra le vie del paese, fra canti e balli sul carro del polpo di Porto Santo Stefano che si e’ aggranfiato gli atri tre rioni. Ma la sorpresa piu’ bella, unica, e’ per mano del solito burlone, che la mattina passando di Piazza ci fa trovare questa bellissima sorpresa:
All’inizio dell’ estate fece notizia il sequestro del panfilo di Briatore alla Spezia. Si disse che lo spavento aveva fatto spari’ il latte alla bella moglie che non poteva piu’ allatta il figlioletto.
Una mattina dopo il 20 Agosto il panfilo era in rada a Porto Santo Stefano. Aperta la caccia dei fotografi, ma nessuno sapeva chi aspettava. Di Briatore nessuna traccia. Solo noi di Pilarellai, sapevamo d’ ora. Alla festa da ballo organizzata dal consiglio alla “vigna”:
La Pilarella ha avuto da sempre un forte legame con la Capitaneria. Ne abbiamo visti passare di Comandanti, ma il 1 Settembre per la prima volta arriva un Comandante donna, il tenente di vascello giorgia Capozzella.
Questa e’ la prima volta che scriviamo una vittoria live. Ve l’avevamo detto che, fin quando non finivamo di raccontare le precedenti 22 non si vinceva. Per ricordare questa vittoria per sempre ci fa piacere di linkare uno dei piu’ bei pezzi scritti su queste pagine:
C’era una volta.. e ancora c’è
Il 14 Agosto la hit parade era la seguente:
1 Waka waka Shakira
2 Alejandro Lady Gaga
3 California Girls Katy Perry
4 You’ re not alone Mads Langer
5 Mondo Cesare Cremonini
6 We no speak americano Yolanda be cool
7 Beautiful monster Ne-Yo
8 Te amo Rihanna
9 Fight for this love Cheril Cole
10 Fire with fire Scissor sister.
Oooeeeeeeeeeeeeeeeehh
You’re a good soldier
Choosing your battles
Pick yourself up
And dust yourself off
Get back in the saddle
You’re on the front line
Everyone’s watching
You know it’s serious
We’re getting closer
This isn’t over
The pressure’s on; you feel it
But you got it all; believe it
When you fall, get up, oh oh
And if you fall, get up, eh eh
Tsamina mina zangalewa
Cause this is Africa
Tsamina mina eh eh
Waka waka eh eh
Tsamina mina zangalewa
This time for Africa
Listen to your god
this is our motto
Your time to shine
Don’t wait in line
Y vamos por todo
People are raising their expectations
Go on and feel it
This is your moment
No hesitation
Today’s your day
I feel it
You paved the way,
Believe it
If you get down
Get up oh, oh
When you get down,
Get up eh, eh
Tsamina mina zangalewa
This time for Africa
Tsamina mina eh eh
Waka waka eh eh
Tsamina mina zangalewa
Anawa aa
Tsamina mina eh eh
Waka waka eh eh
Tsamina mina zangalewa
This time for Africa
Awela Majoni Biggie Biggie Mama
One A To Zet
Athi sithi LaMajoni Biggie Biggie Mama
From East To West
Bathi . . . Waka Waka Ma Eh Eh
Waka Waka Ma Eh Eh
Zonke zizwe mazi buye
Cuz this is Africa
Tsamina mina, Anawa a a
Tsamina mina
Tsamina mina, Anawa a a
Tsamina mina, eh eh
Waka waka, eh eh
Tsamina mina zangalewa
Anawa a a
Tsamina mina, eh eh
Waka waka, eh eh
Tsamina mina zangalewa
This time for Africa
Django eh eh
Django eh eh
Tsamina mina zangalewa
Anawa a a
Django eh eh
Django eh eh
Tsamina mina zangalewa
Anawa a a
(2x) This time for Africa
(2x) We’re all Africa
Oooeeeeeeeeeeeeeeeehh
Lennon-McCartney