venerdì, Dicembre 13, 2024
Ad ogni vittoria la sua estateArticoli

Ad ogni vittoria la sua estate: 2022

Il 15 Agosto 2019 c’eravamo lasciati sotto il comune a festeggiare un palio vinto all’ultimo respiro. I più giovani hanno appena affondato il guzzo che già quattro mani leste si apprestano ad appendere al balcone comunale un lenzuolo su cui c’è scritto: Buon Natale!

Come per magia sulle teste di molti contradaioli si poggiano i cappelli di Babbo Natale recuperati in fretta e furia da chissà quale cassapanca. Presi dalla gioia nessuno si immagina che quei copricapo sarebbero stati, oltre che un segnale di festa, il preludio  dell’Inverno. Un inverno che sarebbe durato tre anni perché, per ogni santostefanese che si rispetti, non esiste estate senza il Palio.

Nei suoi 83 anni di storia la manifestazione non fu disputata soltanto nei cinque anni della terribile guerra che portò morti e distruzione di gran parte del paese. Questa volta è stato un terribile virus, chiamato Covid 19, a fermare il mondo e di conseguenza anche il Palio. Sono stati tre anni passati a combattere un nemico questa volta invisibile. Nonostante i tanti morti in ogni parte del mondo c’era chi ci credeva ma anche chi sospettava chissà quale congettura.  Siamo stati rinchiusi in casa per mesi e mesi e quando si poteva uscire dovevamo mettere delle mascherine, le stesse mascherine per le quali canzoniamo i turisti cinesi quando li incontriamo a passeggio nelle nostre città d’arte.

“Mi raccomando lavati spesso le mani e non andare nei luoghi chiusi“ ci dicevamo l’un con l’altro prima di uscire di casa fino al punto di dire: “Se incontri il tale stagli lontano. Dicono che il nonno è infetto. Chissà come l’ha preso. Sta sempre in casa. Forse ce l’ha attaccato la figlia che è venuta da Milano”. Così incomincia la caccia alle streghe, il dagli all’untore. Fino a quando è stato trovato il vaccino che ci avrebbe, piano piano, portati ad una simil-normalità.

L’ estate 2022 sarà  ricordata anche per le tante “prime volte“.

I due palii saltati, per un totale temporale di tre anni, sono stati affrontati con confusione e scarsa comunicazione da parte degli enti responsabili, ma non sta a questa rubrica parlarne. I rioni, chi più chi meno, hanno continuato a prepararsi come se il palio si fosse disputato, almeno fino alle porte dell’estate quando era ormai evidente che sarebbe stato impossibile farlo ma,  a detta di tutti, era proprio la Pilarella che, da campione in carica, si stava preparando con maggior continuità.

Grazie alla volontà ed impegno del consiglio e all’unità alla serietà dell’equipaggio,  a Settembre del 2019  sapevamo di già chi avrebbe difeso i nostri colori l’estate seguente. Quando si è avuta la certezza che Leonardo Perillo non avrebbe partecipato si è trovato subito un altro giovane compatibile ed accettato dal resto del gruppo avendone già fatto parte e che  è rimasto lo stesso fino al 2022, passando momenti di scoramento facilmente intuibili ma sempre legati tra loro grazie anche al lavoro impeccabile della dirigenza. Sembravano dire: ”Noi ci siamo, vi aspettiamo. Prima o poi dovrete venire  ai gavitelli!”.

I cinque prescelti sono stati fin da subito:

Timoniere:          Alessio Bausani detto Tuffetto
Capovoga:           Lorenzo Benedetti
Secondo reme:  Gianmarco Russo
Terzo reme:       Dino Pari
Quarto reme:    Alessandro Landini  detto Coniglio

Che il 79esimo Palio si sarebbe disputato abbiamo cominciato a sperarlo su per giù verso Pasqua quando i morti e le terapie intensive sono calati sensibilmente. C’erano ancora molti positivi ma, nella maggior parte dei casi, il tutto passava con una semplice influenza o ancora meglio senza la presenza di alcun sintomo. Certo bisognava ancora stare in casa in caso di positività per una media di otto giorni circa e questo faceva montare la paura che qualche vogatore fosse trovato positivo in vicinanza della gara mandando in aria un lavoro di tre anni con tutti i sacrifici annessi. Sarebbe stato, in ogni caso, un palio tanto atteso quanto anomalo.

Siamo ancora in pieno inverno quando, il 24 Febbraio le Forze armate della Federazione Russa invadono il territorio ucraino iniziando così una brusca impennata della crisi tra i due paesi iniziata nel 2014. Ora è tutta l’Europa a tremare avendo il pericolo proprio fuori l’uscio  soprattutto dopo che, il 27 Febbraio, Putin ordina alle Forze armate di mettere in stato di massima allerta le armi di difesa nucleare.

Ad Aprile il virus si porta via una persona benvoluta in tutto il paese: Elio Loffredo, in questa rubrica raccontato per le vittorie delle Estati del 1952-1957-1959 e per i tanti stendardi dipinti, ultimo dei quali quello del 2019 alla veneranda età di 88 anni e dedicato a Publio Terramoccia.

Dopo diversi anni insieme coronati da due fantastiche vittorie si separano le strade tra il rione Pilarella e il preparatore Gabriele Rosi che torna alla Fortezza. Le redini del rione del molo restano però nelle buone mani di Dino Pari e nella mente di Alessio Bausani.

In questi anni di epidemia, grazie alla forzata clausura, nascono diverse iniziative atte ad allietare lo stare in casa delle persone. Da noi vengono creati alcuni canali web che discutono anche di palio. Una vera testata giornalistica è Life Box Streaming fondata dal duo Roncolini e Bausani ben coadiuvati da Viola Capitani. Ben fatta e soprattutto sempre sul pezzo sia su fatti paesani che nazionali. Il pubblico la segue al punto che la assuefatta frase: l’ho visto al telegiornale o l’ha detto la radio viene sostituita sempre più frequentemente dal più attuale: l’hanno detto da Roncolini.

Dopo due anni di pausa forzata torna l’Argentario Sailing Week giunta alla XXI edizione. Quest’anno partecipa per la prima volta anche la splendida Scud di Bertelli disegnata nel 1903 con alla tattica il fuoriclasse brasiliano Torben Grael marcato come un’ombra da Marsilio che lo accompagna in ogni dove.

Mario Draghi è il Presidente del Consiglio scelto il 21 Febbraio 2021 per tirare fuori l’Italia dalle limacciose acque in cui si trova. Ma quella che lo attende sarà un’estate molto calda.

Momento trash: discorso di apertura della consegna dei guzzi (potrete rivederlo quante volte vorrete da Roncolini).

A noi ci tocca lo Scirocco.

Quest’anno è iniziata presto l’estate al molo. Già nei primi week end di maggio non si trova un tavolino libero e dopo qualche giorno è comiciata la sfilata dei superyacht. Trovare una stanza libera per Agosto è già molto difficile. I due anni di pandemia non hanno tolto la voglia di viaggiare, e anzi un po’ di Dolce Vita ha il sapore della ricompensa.

“Il punto è che la Pilarella è il posto più bello del paese, dal quale si possono ammirare posti altrettanto belli” ( Mario Ballini imprenditore, da Roncolini )

E la Dolce Vita questa estate è, secondo i rituali di oggi, innanzitutto yoga e meditazione, praticata all’alba sul ponte dei superyacht, senza trascurare le buone abitudini di un bel massaggio completo dopo il tramonto prima di vestirsi da sera ed andare a mangiare in uno dei ristoranti sul molo.

Migliore frittura di paranza dell’estate quella della Locandina.

Dopo tre anni passati a parlare dei palii del passato e a lamentarsi sul perché la manifestazione non si poteva fare, ci si aspettava un mese di fuoco con interviste e pronostici, tempi ed illazioni. Invece, dalla testata nazional-popolare il nulla assoluto. Sembrava quasi che il palio non si sarebbe fatto neanche quest’anno. Una delusione. Ha fatto come il sumaro di pipone che, una volta sciolto, è caduto in terra.

Ninnarello ha annusato che non è aria e, con la scusa di andare a trovare il figlio che lavora al Grottino e la nipotina che abita sopra a Chiodo, passa più tempo al molo che in curva a prendere i tempi.

Cameriere dell’estate: Simonetta del Bar Chiodo, che ricorda i camerieri degli anni sessanta. Quelli che in realtà erano paranzellai o muratori e lo facevano per arrotondare. Poco fumo e tanto arrosto. Veloce e instancabile, tra un ordine e l’altro in piena adrenalina riesce a servire anche qualche pizza ai tavolini di Zirio.

A proposito di pizza da Gigetto molto buona la pinza romana.

“A prescindere da quanti anni tu abbia vissuto: basta una sola bella giornata. Ciascuno di noi aspetta la bella giornata, legittimamente, tutta la vita. Anzi, è la volontà stessa di vivere. è la causa della vita, quell’attesa: una speranza che nutriamo, altrimenti l’esistenza sarebbe inutile “. Il 26 Giugno si spegne a Roma Raffaele La Capria una delle figure più significative della letteratura italiana del XX secolo. Per noi la più grande.

Viviamo un’epoca triste, con l’ossessione di instagrammare tutto. Siamo sempre con la testa curva sul telefonino. Non vediamo nuovi orizzonti, vediamo solo le notifiche. Una sera d’agosto mi trovavo seduto sul murello del moletto con a pochi metri l’ultimo tavolo del ristorante bello apparecchiato.

Seduti, una coppia neanche troppo giovane, diciamo sulla quarantina. Il mare era lì a due passi, ma era come se non ci fosse. Non si sono detti una parola, mai. Lei guardava fissa il telefonino e solo una volta, per pura cortesia, ha fatto vedere a lui lo schermo. Quello è stato l’unico loro dialogo. è ormai una droga e come tutte le droghe non te la levi. Nessuno guarda più cosa c’è attorno, ma pensa solo a postare una storia per dire “guarda dove sto’ “, “ guarda con chi sto’ “, “quanta gente c’è qui“.

E’ finita. “Dimissioni irrevocabili”, è il 20 Luglio quando Mario Draghi è salito al Colle in mattinata, dopo un intervento alla Camera: “Vado al Quirinale a comunicare le mie determinazioni“. E per la prima volta nella storia della Repubblica passeremo un estate in piena campagna elettorale. Nel frattempo tutte le riviste patinate mostrano in copertina Giorgia Meloni a mollo nelle acque dell’Argentario.

 

Scelta la data delle elezioni: 25 Settembre nel primo week end autunnale.

Il 2 Agosto durante la Santa Messa delle 18 viene presentato lo stendardo disegnato dall’ artista Luigina Loffredo. Molto bello e molto toccante l’intero momento.

La Pilarella dà seguito al successo primaverile nel Palio delle donne con il successo nel Palietto con un armo con molti esordienti e preparato da Dino Pari, coadiuvato per la prima volta dal capovoga del Palio Lorenzo Benedetti. Una gara senza storia.

Ma a fare scalpore in quei giorni è la Processione in onore del Santo Patrono che per la prima volta non vede la presenza del Sindaco o di un suo sottordine a bordo della barca che lo avrebbe trasportato. Non si conosce la ragione ma a testimonianza ci sono le immagini senza sonoro riprese dalla telecamera di Roncolini. Si vede il Sindaco salire a bordo e dopo aver scambiato qualche parola con Prunella scendere sulla banchina.Qui scambia  alcune parole con don Sandro si toglie la fascia e se ne va.

Il 13 Agosto ci lascia  il grande divulgatore Piero Angela. Una grande perdita, specialmente per gli appassionati di storia, arte e documentari sia che trattino il mondo animale che quello umano. Insomma un tuttologo. Chi ne sentisse la mancanza può sempre rivedere i programmi su RayPlay o più comodamente andare la mattina sotto la tenda di Chiodo e addormentarsi all’ascolto del Mondo di Peppe a cura di Peppe e Peppone Angela.

Inutile negare che siamo tutti un po’ dispiaciuti nel veder volare gli stracci tra Francesco e Ilary. Ma non è più come le estati passate che sotto gli ombrelloni si parlava di gossip e ci si divideva su chi aveva ragione e chi torto. Chi aveva cominciato prima e chi dopo. Oggi è addirittura il Capitano ad ammettere che è stato lui il primo ad essere cornificato togliendo il gusto ad un eventuale dibattito. Dibattito che d’altra parte non ha più ragione di esistere. Siamo in piena crisi, si pensa all’ inverno quando sarà difficile anche accendere un’ora i riscaldamenti. E poi il prezzo della benzina che vola. Questi sono i discorsi che le nostre casalinghe fanno ogni pomeriggio alla spiaggetta del Siluripedio. Dimenticatevi Novella 2000, Eva Express , Gente , oggi l’unica lettura che ci possiamo permettere è il volantino delle offerte della Conad Panoramica. Lo legge una mentre  l’altre in silenzio stanno ad ascoltare. Solo alla fine delle offerte si puo’ commentare.

“L’avessi saputo come si stava bene l’avrei fatto prima“. Grazie al Covid Faido ha scoperto gli appuntamenti su prenotazione e ne è felice. E noi con lui.

 

Con Mario il gatto il Bar Giulia ha avuto un cambio di passo che, anche se non nell’ immediato porterà solo vantaggi. O consumi o ti alzi. Piano piano cominciano a capirlo anche i professori che sempre più spesso si alzano e si intrattengono sulla banchina. Molto interessante l’iniziativa Bar Giulia d’autore in collaborazione con Roncolini. Non è detto che in un futuro non tanto lontano venga lanciato il Bar Giulia on the road con iniziative più impegnative che avranno bisogno di spazi più ampi.

Che la prossima primavera ci saranno le elezioni comunali si capisce soprattutto dalla partecipazione sempre più assidua, in presenza o da Roncolini, di don Angelo.

Mario Desiati vince lo Strega con il libro Spatriati.

E’ stato un prepalio moscio, senza polemiche quasi di rassegnazione verso un vincitore già predestinato. Ma noi sapevamo che non era così, che il pericolo era sempre dietro l’angolo.

Anche la presentazione degli equipaggi la sera del 13 Agosto è stata una noia mortale. I capitani provavano a mostrarsi fiduciosi ma non sono credibili ed anche il nostro si presta naturalmente al gioco. Forse è mancata un po’ di cattiveria da parte di Mastracca. Fossimo stati noi al suo posto avremmo cambiato tema ed avremmo cominciato a parlare dei tavolini che quella aveva portato quasi sul palco. Siamo sicuri che sarebbe stata al gioco e il dibattito che si sarebbe aperto avrebbe preso una piega interessantissima.

Il 13 di Agosto, sulla sua pagina facebook, Publietto annuncia che il 15 ci sarà una fortissima sciroccata in tutti i sensi. Un prete spretato se la piglia ma almeno si comincia a sentire aria di Palio.

Procida è capitale della cultura 2022.

La produzione musicale di questa estate sa veramente di poco. Esce roba di continuo, pretendendo successi a seguire, ma il livello stagionale è notevolmente sceso sotto i tacchi. Le parole spiaggia, bolle, ferragosto, bagnasciuga non sono mai state usate così tanto, neanche nei fantastici anni sessanta, ma mentre allora i pezzi che uscivano erano belli, alcuni dei capolavori indimenticabili, oggi sono modesti, molli, non resta nulla da cantare con autentica passione e quindi da ricordare nel tempo.

 

Premio della critica disco straniero:     Last Night  In The Bittersweet (Paolo Nutini)

Premio della critica disco italiano:        Sirio (Lazza)

Premio della critica disco in dialetto:    Avvenne a Napoli (Eduardo De Crescenzo, Julian Oliver Mazzariello).

 

Il 15 Agosto da piovaschi con raffiche di vento da SE. Ed effettivamente, la mattina ci siamo svegliati sotto un cielo nero carico di nuvole.

Momento horror: La mattina di ferragosto, terminata la messa delle 9, abbiamo visto due personaggi dell’Ente Palio camminare a passo lento in una piazza semideserta causa  maltempo. Uno dei due teneva sotto braccio, a mo’ di baguette francese, lo stendardo tutto arrivogliato.

Ma, diciamo noi:  era così difficile chiamare un ragazzino di qualsiasi rione o magari Luca Bisconti (sempre felice di essere coinvolto in queste situazioni) e farlo portare il drappo  come si deve? Una grave mancanza di rispetto verso il Palio, l’autrice del drappo e la Madonna. Un solo aggettivo: raccapricciante.

Alle undici esce il sole e sembra più ferragosto, ma per la prima volta non si fa la bindolata da Lapino. Iniziò fuori da Chiodo nel 1970 per poi trasferirsi fuori da Zirio alla metà degli anni ‘80. è finita di morte naturale come in modo naturale era iniziata tra musciame, tonnina e fiche maschie da un’intuizione di persone  del molo che fu. Cambiano le mode e cambiano gli attori, altro giro altra corsa, e la corsa oggi la guidano i ragazzi delle vignate e della controtavolata. E dobbiamo ammettere che la guidano bene.

E proprio alla controtavolata l’abbiamo aspettato fino all’ultimo. “Ora spunta!“. Ed invece, per la prima volta, a memoria d’uomo Graziano non è stato presente al Palio. Lo sapevamo che si è trasferito in Thailandia ma eravamo sicuri che a mezzogiorno sarebbe arrivato. Così non è stato e sinceramente ci è mancato. Al prossimo anno Graziano!

Dopo la sfilata il tempo si è di nuovo annuvolato e da nord si ammassano minacciosi  nuvoloni neri. Sulle facce dei vogatori si legge la tensione accomulata in questi tre anni ed ora che il momento era finalmente arrivato sembra che non sia successo nulla. Anche tra i diversi rionali c’è meno cattiveria un volemose bene come quasi sempre succede dopo un momento difficile. Intanto da un balcone del molo viene calato un lenzuolo con una cifra:1.096. Tutti cercano di capire quale malefico significato ci sia dietro e a chi sia rivolto. Invece è un numero che accomuna tutti, è il totale dei giorni che abbiamo atteso questo momento.

La partenza è stata un po’ sofferta. E’ la prima volta da almeno 20 anni che Michele Cicche non è sul guzzo della giuria causa un infortunio al ginocchio che lo costringe a casa. E si capisce subito. Mancano i suoi consigli al Comandante su quando è il momento giusto per lo sparo. Dopo vari tentennamenti finalmente si parte!

E come si parte incomincia a piovere, la prima volta da un palio degli anni sessanta. Un palio in bianco e nero. I forestieri incominciano un fuggi fuggi generale mentre la Pilarella con una palata decisa e potente si avvicina per prima al secondo gavitello di fuori. Al primo, come è solito, c’è lo Speziale sulla Croce, al terzo la Fortezza e al quarto il giovane equipaggio del Valle dato come possibile sorpresa. Entriamo primi e usciamo ancora più primi. Poi la Croce seguita dagli altri due appaiati. Che il vantaggio aumenta si vede ad occhio ed infatti alla prima girata in terra è tutto uno sventolare di colori bianco rosso e blu. Verso la metà della terza corsia c’è chi nota che la Fortezza e il Valle si trovano molto vicini e si pensa che il Valle abbia confuso il gavitello. Questo comporta che alla seconda girata fuori noi giriamo primi aumentando ancora il vantaggio sulla Croce e considerevolmente sugli altri due. Ma è ai 1600 metri che si decide la gara. Il vantaggio è notevole ed un vero boato si alza dal molo. C’è già chi ha le copertoie in mano e incomincia a batterle, gesto che è resistito nel tempo. Gli ultimi 400 metri sono una passerella. Alessio Bausani è alla sua quinta vittoria. Nella prima fu praticamente scaraventato sul guzzo della Fortezza causa l’infortunio di Fiorenzo, gli altri tre, nel 2011 con la Croce, nel 2017 e nel 2019  con noi sono stati tutti vinti al fotofinish senza possibilità di godersi gli attimi della vittoria. Questa volta è diverso, puo’ finalmente rilassarsi. I radi capelli sono bagnati come un pulcino e all’altezza del moletto impugna la bandiera nella mano destra ed inizia ad agitare il braccio. Poi si alza in piedi tenendo la barra stretta tra le gambe come facevano i vecchi pescatori e passa la bandiera nella mano sinistra e con la destra, guardando i palazzi del molo colmi di gente si rivolge ai suoi rionali invitandoli a raggiungerli in acqua come se non bastassero già le centinaia di ragazzi che erano già al gavitello ad aspettarli ormai da più di dieci minuti. Dai 1600 metri. E’ un attimo, Lorenzo fa appena in tempo ad alzarsi in piedi a braccia alzate, Gianmarco a portarsi le mani alle orecchie, Dino a sbraitare e Alessandro a darsi una soffiata di moccico e il guzzo è già in fondo.

La premiazione è stata lunga e laboriosa. Nessuno sapeva cosa succedeva e il perché di una lunga attesa. Sembrava che il rione Valle avesse fatto ricorso. Il perché nessuno lo sapeva . Si era fatta ormai una certa e un buio pesto quando il sindaco si affaccia, per la prima volta in pubblico senza mascherina da quando era iniziata la pandemia, e per la prima volta annuncia “la vincitrice“ del 79esimo Palio Marinaro dell’Argentario: la Pilarella. E se ne va.

La festa continua ininterrotta per le vie del paese, è superata la mezzanotte quando ci presentiamo affamati da Lapino. Siamo una quarantina vogatori compresi. Fabio Canna ha già chiuso baracca e burrattini ma è costretto a riaprire. “Si servimo da soli“ grida uno.

Alla fine si so fatte le 3. Samu alla guida dell’ormai mini corteo dal radio registratore manda a rota le note del successo di Edoardo Vianello ripreso quest’estate da Miss Keta: “Che finimondo per un capello biondo che stava sul gilè….

 

“Mi ha ricordato un palio di Toretto. Pure quella volta pioveva“ ( Enzo il Baio il 16 d’Agosto a mattina ).

Momento eleganza: l’intervista del Capitano del Valle da Roncolini.

“Quello che è successo al Valle non doveva accadere. Anche io non riesco a godermi a pieno la vittoria” ( Pietro Solari intervistato da Roncolini).

L’8 Settembre al Castello di Balmoral muore la Regina Elisabetta.

“Se la Pilarella vince la Coppa d’ Oro finisce il Palio “ ( Un vecchio vallaiolo in preda ad un momento di sconforto durante un’intervista  da Roncolini ).

Su quest’ ultima affermazione naturalmente ci dissociamo.

 

Il 13 Agosto la classifica dei singoli più ascoltati è la seguente:

1         La dolce vita              Fedez & Tananai & Mara Sattei
2         Tropicana                  Boomdsbssh & Annalisa
3         Caramello                  Rocco Hunt & Elettra Lamborghini & Lola Indigo
4         Giovani Wannabe    Pinguini TTattici Nucleari
5         Tribale                        Elodie
6         Don’t you warry       Black Eyed Peas feat. Shakira & David Guetta
7         Shakerando               Rhove
8         Extasi                         Fred De Palma
9         Nostalgia                   Blanco
10       Vieni nel mio cuore Ultimo

 

                                                                                             Lennon&McCartney