Storie dell’altro secolo: QUANDO IL LATTE SI VENDEVA A COPPINI
Una volta Sauro di Luciana disse: “In quel palazzo Alda e Elda, Fiore e Fiorina, Dilva e Dilvo, non si capisce un cazzo chi so…”. Il palazzo in questione si trova in Via del Molo, 31 e, come tante volte menzionato dal nostro Omero, al secolo Riccardo Manzoni, è conosciuto come il palazzo delle fatarcine. E’ stato tramandato che, appena costruito intorno al 1860 ancora Via del Porto, era abitato da tre sorelle che tutte le notti uscivano a pescare con una barchetta dotata di due remi. Si dice inoltre che la piccola imbarcazione non aveva bisogno di rematori per muoversi ma bastava pronunciare alcune parole magiche. Una volta salite a bordo e sedutasi una a poppa e le restanti sui banchi la piu’ anziana pronunciava: “Voga per uno, voga per due e voga per tre!” e la barchetta si allontanava dalla banchina portandole a pescare. Si racconta però che, in una notte senza luna, accadde che dopo che la donna pronunciò le parole magiche la barca non si muoveva. Incattivendosi ripetè la frase diverse volte ma niente, non voleva proprio lasciare il punto di ormeggio. Stremata la donna fece un ultimo tentativo portandovi una piccola variante: “Voga per uno, voga per due, voga per tre, voga per quattro!” e la barca finalmente si mosse. Il perchè venne presto a galla in quanto si notò che una delle donne era rimasta pregna ragion per cui a bordo non erano piu’ in tre bensi’ in quattro. Dopo la morte delle tre sorelle, attraverso lo spazio creato per dare luce al secondo piano, gli abitanti del palazzo continuassero a vedere una delle tre sorelle passeggiare avanti e indietro con un reme in mano e per questo motivo che Bice ed Ida fecero mettere una Madonnina dentro una nicchia di vetro, con un luce sempre acceso.
Beatrice e Ida Loffredo erano sorelle, figlie di Vincenzo e Fiorina Terramoccia ed in loro scorreva sangue gigliese in quanto Vincenzo era figlio di Domenico e dell’isolana Maddalena Fanciulli. Gli inquilini di quel palazzo erano tutti imparantati tra loro perchè Salvatore De Pirro era il babbo del marito di Bice e di Rosa moglie di Zi Gildo e mamma di Elda, Alda e tonino banana. Inoltre il suddetto Salvatore De Pirro era il nipote di primo letto di Fiora Loffredo e Baldassarre Cerulli. Dopo la scomparsa del marito, Fiora si sposo con Pasquale Piro dal quale ebbe Mirro di Fava il quale prese in sposa Ines Loffredo, sorella di Genesio, dalla quale ebbe Lida, Linda e Fiore, questo a dimostrare che i tre piani del palazzo erano abitati da solo tre famiglie tutte imparentate tra loro.
Elda Palombo era la figlia di Ida Lofredo e, scusatemi ma non ricordo il nome del padre. Oltre a lei la primogenita Benedetta, Fiorina Dilva e Dilvo. Tutte belle e di portamento. Gente di chiesa e democristiane, con Ulde cercarono invano di tenere testa alla matrice repubblicana del molo. Elda sposò nella prima metà degli anni cinquanta Pietro Verdili un bel ragazzo conosciuto come l’Arrotino. I due aprirono una latteria tra la rivendita di vino di Clelia e la Trattoria di Ottavio. Era un piccolo magazzino che faceva paio con la maglieria di Anna e Gianna. Il latte veniva portato solitamente il pomeriggio e le mamma mandavano i figli a prenderlo a prenderlo e, proprio come nella canzone di Gianni Morandi, era uno dei momenti piu’ attesi della giornata dove si cercava di scambiare due innocenti parole con le prime infatuazioni dell’altro sesso. Di solito il latte veniva preso con dei tegami che Pietro riempiva con un coppino. Solitamente prima di tornare a casa passava una mezzora proprio per le chiacchere che si facevano con le bimbe. Il latte costava 97 lire al litro. Lo ricordo bene perchè Pietro dava sempre 3 lire di resto. Con il passare degli anni cominciarono a vendere i gelati confenzionati e successe la fine del mondo con Linetta e Gaetano. Elda e Pietro hanno avuto due belle figlie, Fiorella e Luigina che passavano l’infanzia con gli altri bimbi a giocare sul molo.
Con Elda se ne va l’ultima donna che ha vissuto all’ultimo piano del palazzo delle fatarcine. Una grande donna, che aveva una bella parola per tutti, sempre a testa alta.
“Fatti mandare dalla mamma
A prendere il latte
Devo dirti qualche cosa
Che riguarda noi due….”
Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte ( Gianni Morandi )
Ciao, una Rotonda sul mare il nostro disco che suona.