PalioPolitik: Hanno spento il fuoco
Sono bastati quei 40 cm. che ci separavano dall'arrivo per spengere quell'entusiamo contagioso iniziato il 15 Agosto 2010 e che sembrava non dovesse finire mai. 20 cm di vantaggio che si sono trasformati in 20 cm di bile. Nulla da rimproverare ai ragazzi che hanno fatto il possibile, ma devo dire che visti i tempi di allenamento non solo mi aspettavo la vittoria, ma mi aspettavo anche un tempo nettamente migliore.
Mi spiegate per quali ragioni dovremmo essere competitivi il prossimo anno? Non basta nemmeno fare 12 00 sui 2000 o 24 00 sui 4000 in allenamento, tanto poi in gara si sa come finisce. E questo nel loro incoscio lo sanno anche i vogatori. Elementi per intervenire sul gruppo ce ne erano. Li sanno tutti. Ma o se li sono presi gli altri, vedi Fortezza, o sono ancora a terra in attesa di imbarcare su qualche altro guzzo, vedi Valle. Si continua a parlare di programmazione, senza capire che il Palio lo devi vincere ogni anno. Devi scegliere il meglio che si trova sulla piazza. Lo devi rubare agli altri. Se si vuole programmare , si programmi nel Palietto, non crescere per tre anni, dico tre, Palmerini e poi vederlo vincere il palio con la Croce a soli 19 anni. Quest'anno sono sicuro che se Palmerini e Boscherini vogavano insieme, il risultato non cambiava. La Croce vinceva lo stesso e noi arrivavamo a 20 cm. Per dire che i giovani di valore ci sono, basta amalgamarli con vogatori "fatti" come Metrano o Cucchione. Quello che alla fine mancava a bordo al nostro guzzo non era la forza, eravamo fortissimi, ma chi, a 800 mt dall'arrivo gridava: "Se mi fate perde sto palio vi …….!!!!!!!!!!". Questo mancava. E che pensate che lo troveremo nantranno? Vedrete faremo di nuovo tempi favolosi e poi questa volta ai 400 metri saremo fuori dalla lotta. Come il Valle quest'anno. Tutto questo grazie a chi ha voluto confermare per intero l'equipaggio. Detto questo spero tanto che mi sbaglio e sono pronto a salire sul carro del vincitore. Non saranno certo i "nuovi" consiglieri ad impedirmi di farlo.
