venerdì, Aprile 19, 2024
Le canzoni di Publio Terramoccia

Publio Nostro: Anno nuovo – 1944

I primi testi che abbiamo pubblicato sono legati, come abbiamo detto in precedenza, da un filo che collega due aspetti della guerra: la distruzione fisica e morale delle persone, e quella totale delle cose.
Convenzionalmente, la II guerra mondiale per l’italia termina il 25 Aprile del 1945 con la liberazione definitiva dalle forze nazifasciste.

Ma in paese in cielo tornò ad essere azzurro il 7 Giugno del 1944 alle 14,30, quando i bombardamenti ebbero fine.
In quel pomeriggio spuntarono gli americani via terra con le loro jeep che nel passare accanto ai cumuli di macerie e ai “cadaveri di guzzo” alzavano una fastidiosa polvere bianca.
In paese non tutti ebbero la percezione che gli anni della guerra fossero conclusi: c’era chi paventava il peggio col ritorno del nemico tedesco, e chi aveva già ricominciato a cantare, disegnare, scrivere, suonare, innamorarsi.

Non vi sarà difficile indovinare di chi si sta parlando.

Anno Nuovo
(Musica di Lello Sorbi e parole di Publio Terramoccia)

Cuor, ritorna a sognar
l’amara realtà della vita
so che un giorno lontan
la rosa beltà trovai appassita…

ma come farmaco gentil
venne il prurito e non so dir…

no, non penso mai più,
al ben che fu, che non c’è più…

Anno nuovo dacci felicità
il prurito altro non chiederà
se nel quarantacinque l’amore troverò…
fa tu che sia fedele, e ti ringrazierò…

anno nuovo donaci felicità
voglio amore e tu me lo puoi dar
una fanciulla bella, bambina come te,
ti prego voglio quella
che piace solo a me!…

Cuor, ripetilo ancor
a tanti signor, la mia canzone…
che soltanto così
io posso gior, del mio soffrire

non vò denaro in quantità,
voglio una bimba da baciar…

se la posso trovar
ti vò ringraziar e poi cantar

La redazione