sabato, Maggio 4, 2024
Il Palio al Murello

Il Palio al murello: L’accatto

Stauto Del Palio Marinaro dell’Argentario: ART. 92) Entrate del Rione. Le entrate del Rione sono costituite : a) dal contributo annuo del Consiglio del Palio Marinaro; b) dai contributi di altri enti pubblici e privati intendendosi per questi ultimi imprenditori singoli a carattere commerciale e/o artigiano, società di persone e/o di capitali ed associazioni; c) dalle quote sociali ordinarie e straordinarie; d) dalle contribuzioni volontarie raccolte nel territorio del Rione; e) dai proventi delle manifestazioni, lotterie o altre iniziative condotte dagli organi rionali da soli o in collaborazione con altre persone, enti ed associazioni; in caso di infrazione ai limiti di cui sopra, il Rione riconosciuto responsabile sarà soggetto alla sanzione della perdita del contributo annuo erogato dal comune, che resterà in favore del Comitato.

Chiamasi “accatto” il punto d. Tanti sanno all’interno dei direttivi dei propri rioni cosa significa bussare di porta in porta. L’accatto va esclusivamente fatto all’interno dei propri confini, eccezioni per quelle zone fuori dai centri abitati di Porto S. Stefano che non fanno parte dei territori rionali: Pozzarello, Panoramica, Soda, Pianone, S. Liberata. Purtroppo ci sono zone che non sono incluse nei confini, ma che alcuni rioni si sono sentiti offessi dopo aver saputo che altri sono andati ad accattare. Il Campone, per esempio. La zona dei capannoni non è Valle, perchè è fuori dai confini. Poi c’è l’abitudine anche di fare l’accatto in territorio altrui, ma all’interno di attività commerciali o di abitazioni di propri rionali in altri rioni. Anche questo ha dato adito a molte lamentele; crediamo però che anche in questo ultimo caso non ci sia niente di male nell’andare a chiedere un contributo al Giulia da Piperone e Rossi per la Fortezza, da Cuccitella per la Croce, da Roberto del pesce per la Pilarella, da Nazzareno Orsini per il Valle. Ci sono stati anche momenti di tensione tra Valle e Croce in Via Sebastiano Lambardi per questioni di territorio e quindi anche di accatto. La Pilarella deve mettere in chiaro qualcosa soprattutto con l’amministrazione comunale per insegne di vie errate che vanno contro lo statuto del palio. Alcuni paesani reputano di vivere in un rione, quando invece l’insegna è sempre stata sbagliata e diventa così difficile elargire contributi nel tuo territorio in queste situazioni. Come Lividonia, per esempio, diventata regno di Angioletto e con tanti simpatizzanti ventenni crociaioli in ricordo della Coppa D’Oro degli anni ’80. L’accatto è un momento dove si ha un contatto diretto con il proprio rionale. Si entra in portoni e vie inusuali, si conoscono direttamente o solo di vista gli abitanti del tuo territorio, si capisce subito se i propri rionali sono attaccati alle sorti dei propri colori o se se ne fregano totalmente. Famiglie di reddito medio-basso che ti danno una discreta cifra, altre benestanti che ti guardano con disprezzo e ti danno due spicci. La cosa che è più antipatica è quando ci si sente dire “Ma noi n’semo del…. Noi semo tutti…..” Si, ma stai qui, nel mio rione. Una quota minima dovrebbe sempre essere data. Non è semplice la questione, l’indole santostefanese è questa. L’accatto è un po come la visita del rione nelle case dei rionali. Non bisognerebbe solamente limitarsi a chiedere soldi. A volte dare in cambio un omaggio o solamente ascoltare opinioni e proposte serve a coinvolgere il rionale che magari non trovi allo scalo o che non parteciperà mai alla sfilata. E pensare che qualcuno voleva levarlo l’accatto……. Come se poi ci doveva andà lui….. Auh, peppe.