martedì, Aprile 30, 2024
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Ci vogliono persone nuove

Ogni anno la stessa storia. Siamo sempre qui a parlare di Statuto a circa 4 mesi dalla gara. Le regole che vengono scritte in un periodo dove gli equipaggi sono stati formati da diverso tempo, così come per la preparazione. Non si può continuare su questa linea. Ci siamo rotti.

E il responsabile chi è se non il Comandante del Palio Amerigo Loffredo? Ditemi voi a cosa servono settembre, ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo…. Perchè se aprile sarà il mese del Paliaccio (poverannoi), è anche vero che sarà  il mese della nuova amministrazione. Bisognerà un pò per vedere ritoccato lo statuto, e non è detto che comunque la cosa sia automatica. Ma mettiamo che ciò avvenga. Magari verso giugno, perchè il primo consiglio comunale sarà d'insediamento. Ebbene a due mesi dal palio c'è il rischio di vedersi stravolgere le regole. Cuscini si o cuscini no, contacolpi si o contacolpi no, cronometro si o cronometro no. Tutte cavolate. Veramente. Credo che la prima cosa da fare è una e semplice: mettere le persone giuste al posto giusto. Amerigo Loffredo dovrebbe dimettersi, gli altri invece rimmetersi nelle mani della nuova amministrazione. Trovare un accordo per individuare nuove figure da subito. Ma soprattutto una linea da seguire che trovi il suo naturale sviluppo nel corso degli anni. Il Delegato al Palio potrebbe anche essere una figura esterna, non per forza di cose un consigliere comunale. C'è da fare molto, soprattutto la volontà di lavorare in quei mesi accennati prima. E' impensabile chiudere la saracinesca a settembre e riaprirla ad aprile. Nemmeno i negozi del Gigio lo fanno. Basta con la classe politica che mette i suoi adepti nelle poltrone che permettono visibilità durante gli eventi. C'è bisogno di gente nuova anche all'interno dei quadri del Palio. Il rinnovamento deve essere totale. Noi pilarellai abbiamo subito troppo la mancanza di un nostro rappresentante all'interno del palazzo in questi anni. Lo spirito di rivalsa del primo cittadino ha fatto il resto. Un opinione pubblica pompata a dismisura su cose non vere, bugie create a mestiere che hanno screditato il vecchio consiglio. La situazione di ora ne è un chiaro esempio. Insomma, si prospettano tempi migliori. Il peggio è passato, ma bisogna ancora lavorare parecchio.

Claudio Busonero